FIRMA LA PETIZIONE “Prima i bambini – gratuità e parità per l’infanzia”

La Federazione Italiana Scuole Materne, a cui aderisce anche la nostra scuola Vittorio Emanuele II, promuove una petizione rivolta al Governo nazionale per sollecitare maggiore attenzione e rispetto per le scuole paritarie che forniscono un servizio essenziale ad almeno un terzo dei bambini italiani della fascia 0-6.

 

L’obiettivo è raggiungere un milione di firme. Chiediamo ad entrambi i genitori di firmare la petizione.

 

Per aderire occorre collegarsi a questo indirizzo:

https://www.change.org/FISMPRIMAIBAMBINI

Viene richiesto nome – cognome e un indirizzo mail di conferma

attenzione dopo la compilazione viene richiesto se si vuole versare un contributo a change.org. ignorare la richiesta e cliccare solo “condividi questa petizione”

 

FISM è l’organismo delle scuole dell’infanzia paritarie no profit di ispirazione cristiana.

Vi fanno riferimento 9.000 realtà che svolgono il loro servizio nella metà dei Comuni italiani, di cui 6.700 scuole e 2.300 servizi educativi per la prima infanzia (asili nido e sezioni primavera) – per oltre 450.000 bambine e bambini. Il personale assomma a 40.000 unità.

 

CHIEDE a Governo, Parlamento, Regioni, Enti locali un piano di investimenti strutturale e adeguato nella dotazione che, anche nelle applicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e di ogni altra dotazione ritenuta necessaria, sostenga il segmento Zero – Sei, in particolare per le scuole dell’infanzia no profit, in ragione del servizio pubblico reso da decenni con standard di alta qualità, a fronte di una disparità nel sostegno economico statale che genera penalizzazioni non più accettabili per le famiglie e il personale. Va pertanto completata, la Legge 62/2000, per cui l’Italia è fanalino di coda a livello europeo, essendo le scuole dell’infanzia statali e paritarie parte dell’unico Sistema nazionale di istruzione. Le “pari opportunità di educazione e di istruzione, di cura, di relazione e di gioco” (Legge 107/2015) esigono la piena utilizzazione di tutte le realtà educative statali, comunali, paritarie e accreditate e una parità di trattamento effettiva, anche sul piano economico. Pertanto il DL 65/2017 va rivisto essendosi rivelato del tutto inadeguato.

 

IN CONCRETO non è più rinviabile il traguardo di parità di costi a carico delle famiglie, per la frequenza dei figli alla scuola dell’infanzia e ai servizi educativi. Si tratta di una misura necessaria come argine al decremento demografico, come sostegno alla genitorialità e alla parità di genere, nel quadro più ampio di un intervento per tutta la scuola italiana. Una scelta a favore delle nuove generazioni, destinate a sostenere il peso della restituzione del debito nei confronti dell’UE.

 

Una grande manovra di investimento educativo, al fine di porre le condizioni per dare un futuro alle nuove generazioni e conseguire riflessi positivi nella qualità dell’offerta educativa, dell’occupazione, dell’armonizzazione tra tempi di lavoro – in particolare femminile – e familiari.

 

Questa voce è stata pubblicata in Senza categoria. Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>